Il progetto di inaugurare uno spazio, o blog, come tecnicamente viene definito, nasce dal desiderio di creare un filo diretto con chi ama il mondo delle fragranze di nicchia per condividere esperienze, sensazioni, opinioni e vissuto. Cosa si nasconde dietro un profumo? Qual è il processo che porta all’ispirazione che si tramuta in essenza? Questo spazio diventa una sorta di angolo del cuore e, sebbene virtuale, parlerà di emozioni e di vita vera che mi piacerebbe condividere con voi in un rapporto di vicendevole scambio.
Questa mattina riflettevo sul fatto che i profumi non sono gli unici ad avere una propria piramide olfattiva.
Condizionata da sempre dagli odori, tendo ad individuare in ogni cosa la sua impronta olfattiva, quella caratteristica unica che la differenzia da tutte le altre e la rende immediatamente riconoscibile.
E’ così anche per i luoghi …
Ovunque mi trovi, per lavoro o per piacere, il mio primo approccio con le località avviene senza dubbio in “punta di naso”.
La cosa più divertente è scoprire che ogni paese o città ha la sua unica piramide olfattiva, proprio come i profumi. Cosicché non appena sono in un posto nuovo scopro le note di testa: quell’insieme unico e inconfondibile di profumi, aromi, odori che connotano un luogo e che anche nel ricordo lo riportano alla mente.
Ma le note di testa, si sa, sono volatili e spesso fungono da “maschera” rispetto alla vera identità di un posto, quella, per intenderci, svelata dalle note di cuore. Queste ultime rappresentano la reale impronta olfattiva di paesi e città, quello che si scorge oltre la superficie e la prima impressione. Appartengono alle note di cuore, a mio avviso, gli usi, i costumi, le tradizioni, le storie che si sono stratificate nel tempo e che hanno impresso il loro marchio indelebile alla personalità di un territorio. Sono loro che riescono ad ammaliarci e a farci sentire di appartenere ad un luogo anche se non ci siamo mai stati prima. E’ un imprinting istintivo che, quando scatta, somiglia un po’ al colpo di fulmine: una folgorazione immediata.
Tuttavia, è noto che la molla dell’amore a prima vista non sempre scatta e, quando ciò non avviene, significa semplicemente che siamo destinati ad altri luoghi.
Quello che però resta davvero di un’esperienza, di un viaggio, di una località è rappresentato dalle note di fondo, che emergono solo alla fine, dando vita a quella che si chiama scia. La ricerca delle note di fondo presuppone un lavoro di “scavo”, di attenta osservazione che solo la passione può avviare.
Le note di fondo sono tutto ciò che rimane di essenziale di una località, quello che essa ci lascia nel ricordo e nel cuore, cosicché, ogni volta che ripensiamo ad un posto che abbiamo visitato, ci sovvengono le sue “note di fondo”, ovvero la sua identità reale, quello che resta quando all’immagine edulcorata da cartolina segue il vero incontro con l’anima di un territorio.
Sono curiosa di ricevere le vostre sensazioni sulle “piramidi odorose” dei vostri luoghi del cuore e, nel frattempo, non mi resta che augurarvi un buon viaggio … olfattivo.
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